Spunta l’alba, e un altro giorno
Si prepara al calore e al silenzio.
Laggiù sul mare il vento dell’alba
Increspa e scivola. Io sono qui
O là, o altrove. Nel mio principio.
Thomas S. Eliot, East Coker, in Quattro quartetti
Auguro un Buon Anno, un Felice 2021, avvalendomi di queste straordinarie immagini di Maeshowe e di questo splendido passaggio di poesia di T. S. Eliot.
Auguro un Buon Cammino (riprendendo il termine utilizzato da T. S. Eliot) che, orientandosi verso la speranza di una luce nuova, verso un luogo immaginato a cui tendere, può compiersi in un percorso che riunisce in sé fine e principio, partenza e arrivo.
Perché è attraverso l’accettazione della coesistenza degli opposti e la loro integrazione che possiamo giungere fino ad uno slargo dove poter scorgere un sentiero, il cammino appunto.
Quel sentiero che, partendo da noi stessi, ci riporta nuovamente a noi stessi, ma un po’ più nel profondo, nella vera essenza di ciò che siamo già, ma che ancora non conosciamo.
Perché tornare esattamente a dove siamo partiti non significa girare a vuoto, ma acquisire un maggiore grado di consapevolezza che, secondo Eliot, si ottiene proprio transitando per ciò che di noi ancora non conosciamo.
Auguro una buona connessione tra il nostro interno e l’esterno, ispirandomi all’immagine di Maeshoe, e un ritorno alla vita e alle possibilità che ad essa sono connesse, dopo un vecchio Anno severo e doloroso per tutti, seppur in differente misura, che ritengo tuttavia sia stato Maestro. Per quanti ovviamente si siano aperti all’apprendimento.
La fine precede il principio e la fine
E il principio erano sempre lì, prima
Del principio e dopo
La fine.
T. S. Eliot, in Quattro quartetti