L’alba di un Nuovo Anno

Maeshowe (o Maes Howe), un complesso di tombe neolitiche situate in Scozia, sulle Isole Orcadi (Orkney Islands).
Una sorta di opera d’arte solare che accoglie i raggi del sole nel momento in cui essi sono più distanti dalla Terra, segnando così il momento in cui la terra torna a riavvicinarsi al sole e i suoi raggi tornano a diventare più intensi, mentre l’inverno corre verso la sua conclusione. Infatti, il debole sole del Nord, nelle giornate di metà inverno, getta un lungo fascio di luce attraverso lo stretto tunnel d’entrata fino a toccare la stanza centrale in pietra di questa struttura neolitica ad Orkney, Scozia. È chiaro che nella sua costruzione questo fosse l’intento.
Veduta aerea di Maeshowe

Spunta l’alba, e un altro giorno

Si prepara al calore e al silenzio.

Laggiù sul mare il vento dell’alba

Increspa e scivola. Io sono qui

O là, o altrove. Nel mio principio.

Thomas S. Eliot, East Coker, in Quattro quartetti

Auguro un Buon Anno, un Felice 2021, avvalendomi di queste straordinarie immagini di Maeshowe e di questo splendido passaggio di poesia di T. S. Eliot.

Auguro un Buon Cammino (riprendendo il termine utilizzato da T. S. Eliot) che, orientandosi verso la speranza di una luce nuova, verso un luogo immaginato a cui tendere, può compiersi in un percorso che riunisce in sé fine e principio, partenza e arrivo.

Perché è attraverso l’accettazione della coesistenza degli opposti e la loro integrazione che possiamo giungere fino ad uno slargo dove poter scorgere un sentiero, il cammino appunto. 
Quel sentiero che, partendo da noi stessi, ci riporta nuovamente a noi stessi, ma un po’ più nel profondo, nella vera essenza di ciò che siamo già, ma che ancora non conosciamo.

Perché tornare esattamente a dove siamo partiti non significa girare a vuoto, ma acquisire un maggiore grado di consapevolezza che, secondo Eliot, si ottiene proprio transitando per ciò che di noi ancora non conosciamo.

Auguro una buona connessione tra il nostro interno e l’esterno, ispirandomi all’immagine di Maeshoe, e un ritorno alla vita e alle possibilità che ad essa sono connesse, dopo un vecchio Anno severo e doloroso per tutti, seppur in differente misura, che ritengo tuttavia sia stato Maestro. Per quanti ovviamente si siano aperti all’apprendimento.

La fine precede il principio e la fine 

E il principio erano sempre lì, prima

Del principio e dopo

La fine.

T. S. Eliot, in Quattro quartetti